La Gilda Sardegna esprime il proprio appoggio alla protesta dei docenti idonei dei Concorsi 2020.
I colleghi effettueranno un sit-in davanti all’USR di Cagliari il 30 agosto, in contemporanea con altri analoghi eventi in dieci capoluoghi regionali.

Ricordiamo che si tratta di centinaia di insegnanti, grazie anche ai quali la scuola pubblica statale va avanti, che neppure quest’estate, dopo anni di servizio, riusciranno a conseguire la nomina in ruolo.
Poco conta che sul nostro Paese gravi ancora una procedura di infrazione dell’UE per il sistematico abuso di contratti a termine e ancor meno che i docenti in questione abbiano superato prove concorsuali nazionali selettive.

Il nostro Ministero del Merito ha una tale considerazione del merito stesso da renderlo inutile (de badas, in sardo, vorrebbe dire qualcosa di più e di peggio). Il Moloch PNRR è una divinità che richiede anche il sacrificio delle esperienze e aspettative dei docenti, oltre che di qualsiasi diritto.

Consapevoli che gli uffici periferici non possono prendere autonomamente iniziative risolutive, ricordiamo al legislatore che per sanare l’ingiustizia basterebbe una migliore previsione di copertura dei posti vacanti, oramai erogati col contagocce.
Si tratta, infatti, di un’ingiustizia che non produce neppure un risparmio reale.
Evidentemente, per chi governa, i più deboli hanno sempre torto e, se anche avessero ragione, sono abbastanza deboli per poterli e doverli ignorare.

Confidiamo, per il bene dei docenti e, soprattutto, della scuola italiana, che il Governo possa tempestivamente smentire questa lettura dei fatti, facendo quel minimo sforzo che basterebbe a risolvere questa ennesima emergenza scolastica nazionale.